Agopuntura in odontoiatria
Nonostante l’Agopuntura abbia alle sue spalle oltre 5000 anni di storia, per il mondo occidentale è ancora quasi sconosciuta.
Non tutti sanno che l’Agopuntura è oggi una pratica terapeutica riconosciuta e regolamentata dalle principali organizzazioni sanitarie internazionali e dai sistemi sanitari nazionali di molti Paesi (tra questi l’Italia). L’OMS (l’Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha integrato l’Agopuntura tra le tecniche mediche con effetti terapeutici riconosciuti.
La Medicina Tradizionale Cinese, sin dall’antichità, ha sempre tenuto in gran conto il cavo orale riservando un posto di primo piano alle patologie di bocca e denti.
Attualmente si può utilizzare l’Agopuntura in campo odontoiatrico sfruttando i suoi effetti più immediati che sono quello analgesico, antiflogistico, antiedemigeno, miorilassante e vasculotrofico. Tali azioni la rendono estremamente utile nella cura di denti, parodonto e articolazioni temporo mandibolari.
Occorre tener presente che la causa di disturbi esterni che si manifestano attraverso il dolore viene ricercata in una problematica energetica che interessa il corpo umano a più livelli e che può trovare origine in un differente punto del corpo rispetto a quello dove il sintomo si manifesta.
L’aspetto più interessante dell’impiego di tale terapia è quello di poter utilizzare l’agopuntura nell’ambito di una considerazione globale del paziente e l’approccio a tutto il corredo di sintomatologia che esula dalla bocca, denti e annessi.
Quando, per esempio, la mal occlusione è la causa principale dei disturbi dell’articolazione, è necessario intervenire in bocca con apparecchiature riabilitative di vario genere (protesiche, ortodontiche ecc.).
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A volte, però, le problematiche a carico delle articolazioni temporo-mandibolari e del bruxismo sono definite da situazioni che determinano la comparsa di uno squilibrio energetico importante nell’organismo. Ecco che in questi casi diventa necessario intervenire diversamente mediante terapie più profonde che mirino a ristabilire l’equilibrio energetico nel corpo. La radice dei problemi insomma è nella maggior parte dei casi più profonda del sintomo emergente.
Un disturbo che spesso affligge i pazienti, per esempio, è l’alitosi persistente. Se la causa non è di origine dentale o da una cattiva igiene, l’agopuntura può essere spesso risolutiva.
Oltre ad essere utile nel diminuire il dolore postoperatorio (ad esempio dopo un’estrazione complessa), l’agopuntura può aiutare il paziente a superare la paura delle cure odontoiatriche.
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Dunque le indicazioni principali sono:
– Paura delle cure odontoiatriche
– Anestesia locale in caso di pazienti con allergia agli anestetici o con gravi deficit della funzionalità epatica o renale.
Per valutare la responsività del paziente è bene effettuare un test in quanto esiste una certa percentuale di persone non responder.
– Nevralgia del trigemino
– Dolore. Infiammazione ed edema postoperatorio
– Trisma (contrattura) del massetere
– Parodontopatie: avvalendosi anche di rimedi omotossicologici (farmaci omeopatici combinati tra loro)infiltrati nelle zone da trattare.
– Bruxismo (digrignamento)
– Dolori ATM
– Alitosi
La Dott.ssa Carola Mangiante, medico agopuntore diplomato, sarà lieta di fornire ulteriori informazioni e chiarimenti.