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Perché dentisti per la terza età?
Il forte aumento dei pazienti anziani richiede da parte del dentista una anamnesi accurata, per evidenziare tutte le variabili in gioco: dalla politerapia farmacologica agli stili di vita.
L’odontoiatria geriatrica non è riconosciuta come specialità, ma è certo che i cambiamenti demografici in corso renda necessario l’apprendimento di nuove conoscenze da parte dei dentisti, perché il trattamento degli anziani sarà una parte sempre più significativa della loro professione.
Grazie alla prevenzione orale si è ridotto nettamente il numero di edentuli e sempre più persone mantengono i denti naturali per tutta la vita, determinando inevitabilmente una maggiore esigenza di cure odontoiatriche.
Allo stesso tempo il paziente anziano è spesso affetto da patologie cardiovascolari e diabete mellito, che si associano a una maggiore incidenza di malattia parodontale.
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Per questo i dentisti devono avere una conoscenza approfondita di queste malattie sistemiche, di come vengono trattate dagli altri specialisti e di quali modifiche richiedono ai trattamenti odontoiatrici.
Cosa è la politerapia farmacologica?
I pazienti affetti da malattie croniche assumono solitamente una gran quantità di farmaci, che interagiscono tra loro e producono spesso effetti collaterali. Uno di questi è la xerostomia (bocca secca), effetto collaterale causato da oltre 500 farmaci, come gli anticolinegici, gli antipertensivi, i broncodilatatori e i diuretici.
Altre classi di farmaci frequentemente prescritti agli anziani, come gli antidepressivi e gli inibitori di pompa protonica, sono associati alla xerostomia e il rischio aumenta con l’assunzione contemporanea di medicinali diversi.
La riduzione del flusso di saliva può comportare conseguenze per la salute orale, oltre ad avere un impatto negativo sulla qualità di vita.
Un approccio odontoiatrico appropriato per un paziente anziano deve comprendere un’esauriente storia clinica, la valutazione dello stato di salute e dei fattori di rischio per patologie orali e una comunicazione con gli altri professionisti sanitari che hanno in cura il paziente.
E’ possibile inserire impianti negli anziani?
La durata media degli impianti negli anziani è simile a quella registrata nei pazienti più giovani e anche il tasso di complicazioni chirurgiche non presenta differenze significative.
Ci sono però alcune considerazioni specifiche che devono essere fatte prima di accingersi a un intervento di implantologia in un paziente anziano. Molti anziani infatti hanno patologie che possono influire negativamente sulla durata degli impianti.
Trattamenti associati (come la radioterapia) e farmaci (come i bisfosfonati) aumentano a loro volta i rischi di fallimento. Infine, sia i controlli annuali che l’igiene orale quotidiana possono essere difficili per gli anziani, spesso bloccati da patologie e disabilità: è dunque essenziale un coinvolgimento dei parenti che se ne prendono cura.
Perché è importante la prevenzione?
Per persone che vivono sempre più a lungo, la prevenzione diventa un concetto fondamentale, nell’odontoiatria come in gran parte delle altre specialità mediche. E la prevenzione passa attraverso un potenziamento del dialogo tra dentista e paziente, che permetta di trasmettere informazioni, messaggi e consigli legati ai numerosi accorgimenti che i cittadini dovrebbero adottare per uno stile di vita più salutare.
Visite regolari dal dentista e dall’igienista dentale sono sicuramente meno costose di un intervento per parodontite che si rende necessario quando l’anziano, non prendendosi cura a dovere della propria bocca, va incontro a un’infiammazione grave e alla perdita di denti.
Ci sono anche infezioni più gravi che il dentista dovrà tenere in conto, come le malattie gengivali e il cancro orale, che a volte non provocano dolore fino alla fase avanzata della malattia. A questo punto sarà più difficile da trattare.
Perché è importante avere la bocca in ordine anche da anziani?
Avere un bel sorriso da anziani deve essere un obiettivo: non soltanto per una questione estetica, ma soprattutto di salute. Chi ha problemi dentali, infatti, oltre alla difficoltà a masticare e a digerire, ha anche un rischio più elevato di sviluppare altre malattie: dalla depressione al declino cognitivo, dal diabete all’infarto del miocardio.
Grazie alle buone abitudini e ad una corretta igiene orale sempre più adulti riescono a mantenere i denti naturali per tutta la vita. La chiave è la prevenzione e la terapia. Avere un corpo sano significa anche avere una bocca sana.
Bocca e denti sani aiutano gli anziani ad avere un buon aspetto, a mangiare cibi nutritivi e deliziosi, a parlare con chiarezza e sicurezza. Avere una bocca sana è importante per una buona qualità della vita.
E se l’anziano non è autosufficiente?
È possibile che una persona a noi cara non riesca a mantenere la propria bocca in buona salute. In tal caso bisognerebbe ricordargli di spazzolare i denti, di usare il filo interdentale e lo scovolino e di recarsi periodicamente dal dentista. Questi passi possono prevenire molti problemi.
Se una persona non è in grado di provvedere alla propria igiene orale potrebbe risultare utile parlare con un igienista capace di dare buoni consigli sulla “manutenzione” della bocca.
È importante che qualcuno si prenda cura delle persone anziane e disabili, anche perché in caso contrario l’eccesso di placca che si forma in bocca (carica di batteri) può causare INFEZIONI DISCENDENTI nell’albero respiratorio con bronchiti e polmoniti,
Quali sono i principali problemi dentali negli anziani?
Il problema principale delle persone della terza età è, naturalmente, la perdita dei denti e la necessità di protesi.
Se non è più possibile fare delle protesi fisse (usando come pilastri i denti naturali e/o gli impianti) allora bisogna ricorrere alle protesi rimovibili che possono essere parziali (scheletrati) o totali (la classica dentiera).
Oltre due milioni di italiani sono arrivati alla perdita di tutti i denti (edentulia) e sono portatori di una protesi totale. Questo tipo di protesi però può essere instabile, richiede l’uso di colle per farla stare ferma e spesso crea decubiti sulla gengiva, arrossamenti e dolore. Inoltre per alcuni è fonte anche di disagio psicologico.
Quale manutenzione è consigliata per la dentiera?
I batteri aderiscono alle dentiere complete o parziali come ai denti naturali: se si usa una dentiera, è necessario lavarla quotidianamente con prodotti specifici e disinfettarla periodicamente immergendola in acqua in cui farete sciogliere le apposite pastiglie che sviluppano ossigeno.
Difficoltà a portare la protesi?
Nel caso in cui il paziente abbia difficoltà nel portare la protesi totale è possibile renderla più stabile inserendo nell’osso degli impianti con degli attacchi sferici che trattengono la dentiera come dei “bottoni automatici”.
Per moltissimi anni la protesi mobile, totale o scheletrata, ha risolto più che adeguatamente ogni problema di riabilitazione dentale per mancanza di denti. Il nostro Studio Associato crede ancora molto nella validità della protesi mobile che risulta più economica, di più veloce realizzazione, senza chirurgia e che permette un’igiene perfetta anche nel caso in cui il paziente non sia in grado di mantenere da solo una corretta igiene orale domiciliare.
Il nostro staff ricerca anche in questi casi la massima estetica possibile, convinti che il paziente anziano non debba rinunciare ad avere un aspetto curato e piacevole, che gli consenta di essere a suo agio nei rapporti sociali, sempre più fitti anche in età avanzata.
Cos’è il “carico immediato”?
Se il paziente rifiuta la protesi mobile totale, è possibile (se ci sono i presupposti per farlo) proporre una protesi “fissa” completamente sostenuta da impianti.
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Con questa tecnica si ottengono ottimi risultati, ma è necessario avere condizioni di partenza favorevoli e predisponenti:
• buona quantità e qualità ossea: l’osso deve essere soddisfacente sia sotto il punto di vista quantitativo che di densità.
• buon supporto parodontale: le gengive e i tessuti molli devono godere di ottima salute.
• buon bilanciamento occlusale, ovvero un corretto piano occlusale masticatorio senza precontatti o scivolamenti.
• assenza di parafunzioni quali bruxismo (digrignamento dei denti) che potrebbero nel tempo distruggere l’osso attorno agli impianti.
• assenza di condizioni cliniche suscettibili a ritardare o diminuire l’integrazione degli impianti (es. diabete).
Oltre alle condizioni cliniche ed anatomiche del paziente, influisce fortemente sulla riuscita degli interventi anche l’abilità dell’implantologo, in quanto l’esperienza risulta fondamentale sia in fase di preparazione del sito implantare che nella progettazione di un adeguato design protesico con una buona distribuzione degli impianti in arcata.
Quali sono i vantaggi del “carico immediato”?
Gli impianti a carico immediato rappresentano senza dubbio un vantaggio per quei pazienti che puntano ad una velocità d’intervento, permettendo essi un ripristino estetico e funzionale del sorriso nel giro di un solo giorno, in maniera fissa e senza dover ricorrere a protesi mobili con tutti i disagi che ne conseguono.
Perché è importante la vicinanza del laboratorio odontotecnico?
Uno dei vantaggi del nostro Studio Associato è quello di avere il laboratorio odontotecnico annesso: questo permette una collaborazione stretta ed immediata fra il medico che inserisce gli impianti e il laboratorio.
E’ evidente che la presenza e la disponibilità degli odontotecnici è indispensabile nell’esecuzione di una protesi a “carico immediato”.
Ma anche nella protesi “tradizionale” (sia fissa che mobile) la presenza in Studio del laboratorio consente una riduzione dei tempi di lavoro e un risultato estetico nettamente migliore.
Un esempio per tutti, la gestione delle emergenze: una dentiera rotta viene riparata dai nostri odontotecnici in sole due ore!!
Dr. Corrado Cavalca