Gli allineatori trasparenti in ortodonzia
La tecnica degli allineatori trasparenti è presente sul mercato fin dal 1997, utilizzata in tutto il mondo da più di 16 anni. Questa tecnica sicuramente è rivoluzionaria nel settore dell’ortodonzia sotto molti aspetti. Il principale è senza dubbio l’aspetto estetico e le caratteristiche di totale comfort essendo un apparecchio completamente trasparente e rimovibile.
Come tutte le “innovazioni” scientifiche, tale tecnica richiede una curva di apprendimento da parte dell’ortodontista, avendo delle caratteristiche biomeccaniche specifiche che non sono totalmente sovrapponibili a quelle dell’ortodonzia tradizionale.
Dall’ortodonzia tradizionale riprende i ragionamenti più complessi nella diagnosi, ma non nella pianificazione del trattamento.
Sicuramente un elemento importante da considerare è che insieme alla tradizionale diagnosi ortodontica, l’elaborazione e l’uso dei un software dedicato è la vera chiave di volta per ottenere risultati eccellenti con questa tecnica. Attualmente noi ci appoggiamo a Nuvola, una ditta completamente italiana che ci fornisce le “mascherine”. Rivoluzionario nell’utilizzo della metodica Nuvola la possibilità di trattare ortodonticamente anche i pazienti adulti che sono sempre stati restii per problemi di tipo estetico. Questo porta di conseguenza alla specializzazione delle terapie ortodontiche nel paziente adulto che rappresentano una percentuale importante sul numero di casi trattati con gli allineatori.
La tecnica ortodontica del 2002, non è quella del presente e non è quella del 2018; è una tecnica in evoluzione e per coloro che si sono avvicinati qualche anno fa, non è pensabile credere che sia sempre uguale. Non è per coloro che non sanno fare ortodonzia ma è di chi la sa fare ragionando molto sugli aspetti clinici della malocclusione, parodontali, scheletrici ed estetici.
Molto spesso la tecnica ortodontica che prevede l’uso degli allineatori viene definita “semplice” sia nella progettazione del trattamento che nel monitoraggio del trattamento. In realtà ha una complessità di ragionamento iniziale che prevede una corretta diagnosi e movimenti dentali sia sul piano sagittale che verticale. Non è semplice perché non prevede solo il trattamento di malocclusioni con lieve affollamento o con una diagnosi limitata a pochi spostamenti dentali. Un’ottima diagnosi è dunque la chiave di successo nel trattamento delle malocclusioni complesse, non è la tecnica in sé ad essere semplice o complessa, ma la capacità del singolo di ‘guidare’ la malocclusione verso un risultato biomeccanicamente raggiungibile.
La diagnosi è solo dell’ortodontista, i tecnici specialisti eseguono semplicemente ciò che viene richiesto ed eseguito dall’ortodontista che si trova ad usare una complessa “macchina” per pianificare il trattamento. Particolare attenzione va prestata alla compilazione del piano di trattamento che deve essere pianificato tutto inizialmente e quindi con attenzione e scrupolosa analisi cefalometrica, clinica e del software. L’evoluzione delle dinamiche aziendali ha comunque permesso di agevolare gli ortodontisti, garantendo fino a 5 anni di garanzia illimitata sull’ utilizzo di alcune opzioni di trattamento, al fine di agevolare la complessa fase diagnostico/valutativa del Software.
Negli ultimi mesi ci sono dei protocolli che prevedono il cambio delle mascherine non viene più fatto sempre ogni 15 giorni, ma in determinate condizioni anche ogni 7 giorni. Il futuro dell’Ortodonzia prevede il movimento accelerato e la riduzione dei tempi di trattamento.
Generalmente nel paziente in trattamento si ha un miglioramento dell’igiene orale e quindi minore rischio di sviluppo di patologia parodontale. Il movimento è più predicibile e le forze più controllate, si può addirittura dimezzare la forza ed allungare il trattamento e quindi più adatto come trattamento per i pazienti con problemi parodontali.
Dr. Corrado Cavalca